In questa domenica vorrei soffermarmi maggiormente sulla Prima Lettura, che riporta i “momenti” delle prime comunità cristiane, in questo caso il brano degli “Atti degli Apostoli” (cap. 8, 5-8.14-17), nel quale si “racconta” la nascita di una prima comunità cristiana in Samaria.
Mi piace soffermarmi su questa Lettura perché sembra più vicina all’esperienza che stiamo vivendo in queste giornate in cui ci stiamo preparando ad aprire le chiese per le Celebrazioni dell’Eucarestia con la partecipazione dei fedeli.
Non sembriamo un po’ come le prime comunità cristiane? Da una parte titubanti per quello che sta succedendo, e dall’altra infervorati per la possibilità di ritrovarsi attorno allo stesso altare e incontrare i nostri fratelli.
E’ bello ascoltare e constatare, nel brano degli Atti degli Apostoli, questa comunità che cresce, che ascolta la predicazione di Filippo, che accoglie il dono dello Spirito Santo grazie alla imposizione delle mani di Pietro e di Giovanni, aprendo un cammino nuovo, un ampio orizzonte di fede e di salvezza.
Noi ci stiano preparando all’apertura delle chiese adempiendo a tutte le norme di sicurezza indicate nel protocollo concordato dal governo e dai vescovi, ma non dobbiamo vivere questi adempimenti con sopportazione e come un peso, ma accogliendoli come “opportunità” per vivere bene la stessa celebrazione.
E’ lo stesso atteggiamenti degli Apostoli, quando Gesù li ha invitati ad andare e “preparare per l’ultima cena”.
Può essere questa l’opportunità non solo per seguire alla lettera gli adempimenti necessari, ma proprio per vivere in un modo nuovo la stessa celebrazione domenicale.
Ammettiamolo, forse eravamo “abituati” troppo bene. Di solito si arrivava in chiesa c’era tutto pronto, il sacerdote, il lettore, le letture, ecc, potevamo permetterci di arrivare anche con un po’ di ritardo…noi dovevamo solo “prendere” la Messa, quasi come un pacchetto preconfezionato.
Se qualche parroco, già in tempi non sospetti, avesse invitato i suoi parrocchiani una sera per preparare l’Eucarestia domenicale, si sarebbe trovato con un numero minimo di persone.
In realtà, forse, questa vicenda del virus e tutti gli adempimenti anche per partecipare all’Eucarestia, ci responsabilizzano maggiormente e ci portano ad una scelta convinta di partecipazione e di condivisione.
Vogliamo sentirci proprio come le prime comunità cristiane, che accoglievano con stupore e in rendimento di grazie il dono dello Spirito con il quale il Signore li faceva crescere nella fede e nella comunione.
Ritroviamo la bellezza dello “stupore”, la gioia della gratitudine al Signore, la “grazia” con la quale ci accompagna anche in tempi in cui abbiamo la tentazione di sentirlo lontano e cogliamo anche da questa esperienza particolare, che non avremmo mai pensato di vivere, quei segni che ci rinnovano, che ci fanno crescere come cristiani e come comunità cristiana, magari cominciando proprio dalle Messe, da vivere non come “abitudine domenicale”, ma da “preparare” sempre nuove nel nostro cuore.
Don Emilio
Accompagno questa riflessione ricordando gli orari delle Celebrazioni e alcune attenzioni da osservare.
La prossima settimana ogni giorno sarà celebrata la S. Messa feriale alle ore 18
Da lunedì 25 gli orari delle Messe feriali saranno quelli soliti: alle 8,30 e alle 18
Al sabato alle 18,30 la S. Messa prefestiva
Gli orari delle S. Messe festive saranno alle ore 8,30 – 10,30 – 18,30
Per alcune domeniche sarà ancora trasmessa in diretta facebook la S. Messa delle ore 10,30
La nostra chiesa potrà ospitare 120 fedeli e saranno già segnati i posti dove ci si potrà sedere, in rispetto delle distanze di sicurezza.
Ci saranno persone incaricate per accogliervi e per indicare i posti.
Alcuni altri adempimenti saranno indicati durante la stessa celebrazione.
Siccome l’ingresso in chiesa dovrà essere fatto con ordine, vi prego di arrivare dieci minuti prima dell’inizio della celebrazione.
La cosa più importante è l’atteggiamento di fede, di festa, di comunione con il quale dobbiamo partecipare all’Eucarestia, le norme non saranno “limitazioni”, ma “aiuti” per partecipare meglio.