Entriamo nella Settimana Santa! Domani è la Domenica delle Palme…Gesù entra in Gerusalemme, attorniato dai “Fanciulli Ebrei” che cantavano “Osanna al Figlio di Davide”.
Quest’anno, purtroppo, non sarà possibile vivere questo bel momento di festa con tutti i bambini che in processione agitavano i rami d’ulivo.
Ma il primo che dice “sarà una Pasqua triste”, lo sgrido!
La Pasqua non può mai essere triste…anzi!, proprio nei momenti di difficoltà, proprio quando l’umanità vede il buio, la Pasqua è sempre “Annuncio di Risurrezione e di Vita”!
Non vogliamo certo “far finta di niente” ed essere allegri a tutti i costi, ma la nostra fede “pasquale” è annuncio di vita, è annuncio di gioia, è annuncio di una speranza che a volte sembra svanire nella storia e nel cuore degli uomini.
Gesù è entrato in Gerusalemme, non accolto dalle autorità, dai dottori della legge, da schiere degli eserciti. Non è entrato a cavallo, come un grande condottiero,….ha spiazzato tutti…attendevano il Messia ed è arrivato Lui, accompagnato dai fanciulli pieni di gioia.
E ha fatto il suo ingresso in Gerusalemme per andare verso il Calvario, per essere messo in croce!
Quindi, oggi, non c’è niente di nuovo sotto il sole: la Pasqua “accade” tra le vicende umane, tra le miserie degli uomini, tra le sofferenze, tra speranze sopite, tra lutti…eppure “ACCADE”!
Gesù ha annunciato la Pasqua sulla Croce!
Viviamo questa Domenica delle Palme come i “fanciulli” di Gerusalemme, che avevano già capito tutto, che avevano già riconosciuto il Messia, che vivevano quella gioia del cuore e dei sentimenti non condizionata dalle vicende terrene, ma avvalorata da quel Gesù, che stava per essere messo in Croce, ma che sarebbe diventato segno di vita!
Oggi i “fanciulli ebrei” sono gli ammalati nelle corsie di ospedali, sono i medici e gli infermieri, sono i volontari che aiutano chi soffre, perché con il loro servizio e la loro testimonianza annunciano Cristo Risorto… lo accogliamo anche in quelle strade vuote che hanno il sapore di una sconfitta, di una disarmante realtà e che invece le vogliamo “animare” con le nostre preghiere, con i nostri sacrifici, con la speranza che c’è nel nostro cuore.
Domani Via del Popolo sarà deserta, non ci sarà quella processione festante (forse anche un po’ confusa) con tutti i bambini… ma vogliamo ugualmente con le nostre preghiere e i nostri atteggiamenti di fede riempirla di “gioia”, quella vera, che non può certo arrendersi nemmeno di fronte ad un coronavirus!
Buona Domenica delle Palme!