Il Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima ci propone la Risurrezione di Lazzaro. Vi invito a leggere con calma il capitolo 7 del Vangelo di Giovanni quando si parla di questo episodio. Una pagina ricca di umanità e nello stesso tempo di sovrannaturale. L’umanità di Gesù stesso, che soffre per la morte del suo amico Lazzaro ma che nello stesso tempo trova in quella morte l’annuncio della Resurrezione.
Quanti di noi oggi vorrebbero correre da Gesù ad implorarlo…” se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto!”….ci sentiamo smarriti forse anche abbandonati…ma le parole di Marta non sono parole di accusa, ma di fede….quante volte nella nostra vita Gesù non c’era!! Perché noi stessi l’abbiamo lasciato fuori dalle “tante cose da fare”…ora che ci sentiamo persi ci rendiamo conto che Gesù “Non sempre c’era” nella nostra vita.
Ma Gesù non ce la fa pesare, anzi ci rassicura non solo per una guarigione fisica, ma soprattutto per la Risurrezione, per una realtà nuova di vita che non solo vince il coronavirus ma vince il peccato, vince l’atteggiamento di una fede apatica, vince la paura della morte, è la Risurrezione, da “vivere” su questa terra!
Pensate a tutti gli operatori sanitari che ogni giorno sono accanto a chi soffre….annunciano la Risurrezione! La vivono con la loro testimonianza di amore.
Gesù di fronte alla morte di Lazzaro ha detto
“questa malattia non porterà alla morte ma è x la gloria di Dio”.
Crediamo a queste parole soprattutto in questo momento…non arrendiamoci, sfoderiamo con forza la nostra fede e testimoniano che “Tutto è per la gloria di Dio”!
Buona domenica cari amici.